Aldo Varotto

Rivediamo le previsioni al ribasso

Lo scenario

Gli attuali modelli di sviluppo economico e sociale propongono quasi univeralmente il capitalismo, associato a gradi più o meno accentuati di liberismo economico.
Il miglioramento dipenderebbe da un aumento senza fine del prodotto intrno lordo dei paesi, dall'aumento all'infinito dei consumi.

A parte che questo modello non mi sembra che coincida perfettamente né con lo sviluppo democratico, né con il progresso sociale, ma soprattutto credo che non sia nemmeno sostenibile sostenibile per ragioni ambientali.
L'esigenza di produrre sempre di più, a prezzi sempre più bassi, la produzione di beni di breve durata, e spesso di scarsa utilità, sta producendo innumerevoli danni.

Le risorse petrolifere ed energetiche mondiali si stanno esaurendo molto più rapidamente di quanto previsto. Questo ha già fatto salire nel giro di pochi anni il prezzo del petrolio (triplicato dall'inizio della guerra in Iraq al 2007), e rischia di favorire nuovi conflitti internazionali.
Si stanno esaurendo anche altre risorse, come i metalli, che diventano sempre più costosi.

L'esigenza di produrre molto ed a basso prezzo, ha fatto passare in secondo piano i rischi ambientali ed alla salute legati ai processi produttivi.
Anche in tempi recenti sono state moltissime le morti per incidenti sul lavoro, o per gravi malattie professionli (soprattutto tra gli operai degli stabilimenti petrolchimici, e di quelli in cui si utilizzava l'amianto).
Sono in forte aumento le malattie neoplastiche, allergiche, ed autoimmuni.
L'effetto serra, lo scioglimento dei ghiacci, i cambiamenti climatici sembrano essere correlati all'uso di combustibili fossili.
Le foreste sono in costante riduzione.
Ogni giorno si estinguono specie animali e vegetali e si riduce la biodiversità.
Aumentano costantemente e con pochi controlli, le piante geneticamente modificate, di cui non si conoscono con esattezza gli effetti sulla salute.
Le acque, soprattutto quelle delle falde e dei fiumi, sono sempre più inquinate dalle sostanze più diverse: metalli pesanti, idrocarburi, perfino cocaina ed altre sostanze farmacologiche.
I pesci sono sempre meno.
L'aria nelle nostre città è sempre più spesso avvelenata da elevati valori di polveri sottili ed altre sostanze tossiche.
I rifiuti ci stanno sommergendo e non sappiamo come eliminarli.
Auto e camion sono sempre di più e vengono utilizzati sempre di più.

Alcune delle soluzioni adottate in Italia

Domeniche senza auto

Le domeniche in cui viene vietata la circolazione nelle città a tutti i veicoli o solo a quelli con targhe pari o dispari, si sono dimostrate del tutto inefficaci nel modificare significativamente l'inquinamento e le polveri sottili nelle nostre città.
Le targhe alterne peraltro favoriscono l'acquisto di una seconda auto con targa diversa da quella della prima.
Credo che vengano proposte la domenica (quando i veicoli sono di meno meno) anizché durante la settimana, nella consapevolezza che in molti casi non sono disponibili valide alternative all'uso dell'auto, e che il blocco della circolazione comporterebbe significativi danni economici.

Proibire la circolazione ai motorini

Ho un Piaggio Ciao P di 48 cc3 che percorre oltre 90 km/l, e nei percorsi cittadini (a differenza delle auto) difficilmente rimane a lungo fermo nelle code con il motore acceso.
Veicoli come il mio sono stati definiti "mostri ecologici" e ne è stata proibita la circolazione, e sono stati disposti incentivi statali (pagati dai cittadini) per favorire la loro demolizione e sostutuzione con nuovi veicoli (quasi sempre dotati di motorizzazioni e consumi ben superiori).

Aumentare il bollo alle auto più vecchie

Le auto più vecchie (come ad esempio le vecchie Fiat Panda 750 cc3), siccome non rispettano le più recenti norme antinquinamento si trovano a pagare un bollo aumentato.
Ovviamente questo non avviene per chi ogni 2 anni sostituisce la sua "vecchia" Porsche o Jaguar con motore catalizzato.

Favorire la sostituzione di vecchie utilitarie con SUV catalizzati

Chi demolisce la propria vecchia affezionata e magari ben funzionate auto può ottenere incentivi statali (finanziati dai contribuenti) per l'acquisto di una nuova.
Quasi sempre la nuova auto è dotata di un motore di maggiore cilindrata, ha peso e consumi superiori a quella che sostituiva.
Le auto nuove più appetite sono i grossi SUV.

Costruire nuove centrali elettriche a carbone ed a gas

Per produrre e vendere sempre di più, serve sempre più energia.
Per sopperire a questo fabbisogno sono state costruite e sono in costruzione numerose nuove centrali, che utilizzano combustibili fossili.

Costruzione di nuovi rigasificatori

Per aumentare la disponibilità ed i consumi si stanno costruendo grossi e pericolosi impianti per gas combustibili.

Costruzione di "inceneritori" di immondizie

L'aumento continuo ed infinito dei consumi, provoca un aumento continuo ed infinito di produzione di rifiuti.
Ormai non si sa più come smaltirli. Le discariche si riempiono e si esauriscono in fretta, e nessuno le vuole vicino a dove abita. Ci sono città in cui ogni anno questo provoca l'accumulo di montagne di rifiuti sulle strade.

La soluzione proposta è stata la costruzione di "inceneritori" di immondizie, ora più amichevolmente definiti "termovalorizzatori" e per questo beneficiati dei contributi per le risorse energetiche alternative, che tutti paghiamo con le nostre bollette.
Si tratta di inpianti che "bruciano" le immondizie a temperature elevate, in modo che la combustione produca delle particelle di dimensioni così ridotte, che non si riescono nemmeno a rilevare.
In realtà ci insegnano a scuola che "nulla si crea e nulla si distrugge", e pertanto la combustione dei rifiuti non li fa svanire nel nulla, ma li trasforma in altre sostanze.
Si tratta di sostanze, che a differenza delle polveri e delle ceneri, sono talmente piccole da essere difficilmente rilevate, ma proprio per questo sono più pericolose, penetrano e si diffondono ovunque, sono chimicamente più reattive, e probabilmente sono più pericolose per la salute.

La mia visione

Secondo gli attuali e più accreditati modelli di sviluppo le risorse del pianeta andrebbero utilizzate (io direi anche sprecate) quanto di più e quanto più in fretta possibile.
Ma il mondo non è una torcia da bruciare producendo la maggior fiamma possibile. La fiamma potrebbe esaurirsi in fretta, e potremmo poi rimanere senza nulla.

Credo che il benessere e la felicità non corrispondano ad avere e consumare sempre di più.
La felicità non è poter usare l'auto per andare a bere un caffè a 150 km da casa.
La felicità non è usare un bolide di 4000 cc di cilintrata per spostarsi a 30 Km/h sulle strade intasate da un traffico insostenibile.
La felicità non è cambiare auto ogni 2-3 anni.
La felicità non è avere un motoscafo di 20 metri che quando viene acceso brucia una cisterna di carburante.
La felicità non è abitare a 70 km dal posto di lavoro.
La felicità non è buttar via oggetti seminuovi, per comprarne altri del tutto simili.
La felicità non è comprare una mela di 100 gr. avvolta in 3 Kg di imballaggi di plastica. La felicità non è lavorare 24 ore al giorno per produrre e comprare molte cose a basso costo, e non avere il tempo di goderle.

Felicità è uscire di casa ed osservare il cielo limpido, respirare aria pulita, annusare i profumi della natura.
Felicità è poter nuotare nel fiume o nel mare sotto casa, senza il timore di morire avvelenati (potrebbe non essere indispensabile andare dall'altra parte del mondo per trascorrere un piecevole week-end).
Felicità è godersi una gita in bici lontano dal traffico (non serve un'auto di grossa cilindrata).
Felicità è avere il tempo per giocare con i propri figli, e per incontrare gli amici (gli oggetti e i costi non sono le cose più importanti).
Felicità è guardare ed ascoltare la natura scivolando silenziosamente in canoa (non serve un grosso motoscafo).
Felicità è andare in crociera con una canoa, così poche decine di chirometri diventano un'esperienza lunga ed avventurosa, dove le mete sono una conquista personale, e durante la quale si scoprono prospettive inaspettate (non sempre è necessaria una nave per una gradevole crociera).
Felicità è raggiungere il lavoro in pochi minuti, magari a piedi (porebbe non essere necessario utilizzare l'auto per trovare il lavoro lontano da casa).

Credo che dovremmo rivedere i nostri modelli di sviluppo favorendo le economie piuttosto che gli sprechi.
Si dovrebbe cercare di ridurre gli sprechi energetici.
Si dovrebbe produrre energia da fonti rinnovabili e non inquinanti.
Si dobrebbe produrre energia dal vento, dal sole, e dalle maree.
Si dovrebbero dotare tutte le nuove costruzioni di impianti solari per la produzione di acqua calda e di corrente elettrica.
Tutte le nuove case dovrebbero avvalersi delle migliori tecnologie per il risparmio energetico.
Si dovrebbe ridurre la produzione di rifiuti.
Dovremmo utilizzare beni durevoli, e premiare le ditte in grado di produrli (ad esempio obbligandole a fornire garanzie molto protratte nel tempo).
Si dovrebbe favorire in tutti i modi il riciclo (ad esempio costringendo i produttori a smaltire i loro prodotti).
Si dovrebbe ridurre l'uso di materiali a perdere (ad esempio gli imballaggi che costituiscono una percentuale importante dei nostri rifiuti).
Si dovrebbe facilitare la corretta e sicura eliminazione dei rifiuti tossici.
Si dovrebbero infliggere pene severe a chi inquina o danneggia l'ambiente e la salute.
L'esigenza di preservare l'ambiente e la salute dovrebbe sempre prevalere sul vantaggio economico produttivo immediato.
Si dovrebbero tassare moltissimo le auto di lusso e di grossa cilindrata (non necessarie per il trasporto, che sprecano energia, hanno prestazioni esagerate, rappresentano un errato modello di sviluppo della motilità).
Si dovrebbero favorire auto leggere, di bassa cilindrata, a bassi consumi, con grande capacità di trasporto, e di lunga durata.
Si dovrebbero utilizzare le tasse per rendere efficienti e gratuiti i trasporti collettivi (autobus, metropolitane, ferrovie, navi, ecc). In questo modo per tutti sarebbe più semplice rapido, economico utilizzare i mezzi pubblici. Forse, così saremmo disposti a perdere tempo e soldi con l'auto, solo in caso di necesstià di trasporto di oggetti ingombranti e/o pesanti.
Le ferrovie dovrebbero diventare un mezzo di trasporto delle merci molto più vantaggioso di quello su gomma.
Si dovrebbero creare grandi parcheggi gratuiti in corrispondenza delle stazioni ferroviarie, delle metropolitane e degli autobus (se sono di difficile accesso e costosi si preferisce usare la macchina fino a destinazione).
Si dovrebbe favorire l'uso delle biciclette (magari fornite gratuitamente) nei centri storici.
Dovremmo sempre domandarci se i nostri "consumi" sono indispensabili, o se per lo meno sono favorevoli per noi, la nostra società, il nostro pianeta.
Ognuno di noi dovrebbe cercare a contribuire personalmente al miglioramento dell'ambiente, a ridurre l'inquinamento (odio quando sento dire da chi sporca o inquina e spreca: "ma tanto le fanno tutti", oppure "ma tanto pago la tassa sui rifiuti").



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