Mi sembra che molte persone si comportino come se non fossero gli artefici della società in cui vivono, che generalmente si limitino a cercare di sfruttare ciò che la struttura sociale offre, ma che non si sentano in alcun modo in grado di modificarla, né responsabili del suo funzionamento e miglioramento.
Quante volte capita di vedere qualcuno che fa la cosa più conveniente invece che quella più giusta.
Quante volte capita di vedere chi non rispetta o elude le leggi (a cominciare da chi evade il fisco), perché lo fanno tutti.
Quante volte volte capita di vedere persone meritevoli superate per l'influenza di qualche raccomandazione, e sentirsi dire: "le cose vanno così! Non puoi certo cambiare le cose tu da solo! Se fossi al suo posto farei lo stesso!".
Quante volte è capitato di sentir rispondere da chi abbandona rifiuti: "non sarà certo raccogliendo questo sacchetto (o questa sigaretta) che si pulisce il mondo!".
Quante volte capita di sentire di qualcuno che si lamenta delle proprie condizioni di lavoro, ma che rifiuta di prendere parte ad uno sciopero per difenderle, per non perdere una giornata di stipendio: "tanto non è la partecipazione di 1 persona in più a modificare gli esiti di una protesta!".
Quante volte ho sentito dire: "ma che cosa ci posso fare io?".
Credo che una visione di questo tipo sia ingiusta, inaccettabile, diseducativa per i propri figli, e non rispettosa del ruolo di ogni singolo individuo per il bene sociale.
Io credo che questa sia una situazione inaccettabile!
Non posso accettare di insegnare alle mie figlie che vivono in una società che non possono modificare!
Non posso insegnargli che ci sono delle cose molto ingiuste, ma che devono accettarle e che non hanno nessuna possibilità di migliorarle.
Non posso insegnargli che solo chi amministra il potere, ha la possibilità ed il diritto di regolare le cose come meglio crede, senza considerare gli interessi dei cittadini!
Sono convinto che le cose non stiano così!
Sono convinto che soprattutto i comuni cittadini siano responsabili della società in cui vivono, e che chi amministra il potere abbia il solo (spesso non semplice) compito di rappresentare la loro volontà e di permetterne la realizzazione.
Sono più che convinto che Berlusconi, o Agnelli, non sarebbero stati gli stessi, se non avessero avuto migliaia di cittadini che hanno lavorato, si sono impegnati, hanno speso il loro tempo, ed il loro ingegno a vantaggio anche di questi personaggi.
Sono convinto che se le fabbriche funzionano, è in gran parte merito dei loro operai;
Se i campi vengono coltivati dipende soprattutto dal lavoro dei contadini;
Se esistono e funzionano le scuole il merito è degli insegnanti;
Se è possibile curarsi dipende in gran parte dal lavoro di medici, infermieri, ecc.
Non basta avere qualcuno che fa delle leggi, bisogna che siano condivise, e che tutti, nelle loro competenze, si impegnino nella realizzazione della nostra società.
Ed ognuno di noi dovrebbe pertanto sentirsi responsabile ed artefice della propria società per quanto di propria competenza.
L'idea che chi ci amministra agisca senza consenso dei cittadini, e che gli stessi cittadini ritengano di non poter influenzare la società in cui vivono, mi ricorda condizioni simili a quelli di una antica monarchia, con sudditi da sfruttare, e regnanti che sfruttano le ricchezze prodotte a proprio beneficio, senza doverne rendere conto.
Un modello di società che mi sembra sia stato ovunque riconosciuto inadeguato e inaccettabile.
Non rinunciate pertanto a dare il vostro contributo al bene sociale.
Non rinunciate a farvi un'opinione personale su quel che succede intorno a voi.
Proponete e discutete con gli altri le vostre idee.
Impegnatevi in prima persona per difendere i vostri diritti.
Iscrivetevi ai sindacati.
Ricordate che gli amministratori sono al vostro servizio e per vostra volontà (dovrebbero nessere eletti democraticamente), e non viceversa.