Le pagaie per canoa canadese che si possono acquistare in Italia sono molte.
Ce ne sono di tutti i materiali: legno, carbonio, alluminio, plastica.
Si possono travare con pala piatta, o a cucchiaio, con, o senza rinforzo sul margine inferiore, con manico diritto, o piegato.
Ce ne sono di molto economiche, e di costosissime.
Non si trovano però pagaie canadesi in legno di stile tradizionale del nord America.
Alcuni modelli di pagaie canadesi classiche.
Questo tipo di pagaie è particolarmente adatto alla navigazione prolungata, soprattutto in acque profonde (lago, mare), con le canoe canadesi aperte.
Se avete in mente una vacanza di più giorni in canoa, o se programmate lunghi spostamenti al mare o al lago non devrebbe mancarvi una di queste pagaie.
La principale differenza rispetto alle pagaie canadesi a cui siamo abituati sta nelle proporzioni della pala.
Mentre le pagaie "normali" hanno una pala larga e corta, le pagaie canadesi tradizionali a parità di superficie hanno una forma sviluppata in altezza. hanno cioè una pala alta e stretta.
Questa forma provoca un entrata in acqua più dolce e progressiva, senza quell'antipatico "plonf", all'inizio della pagaiata.
La ridotta larghezza della pala rende semplice far scorrere, e girare la pagaia nell'acqua senza sollevarla.
La lunghezza della pala rende più facili ed efficienti le manovre di correzione.
Per il maggior "pescaggio", e la maggior tendenza a "scivolare" nell'acqua sono meno indicate sulle rapide.
Il fatto che non siano in vendita in Italia non deve essere motivo di scoraggiamento:
Si possono ordinare con Internet (Pagaie Grey Owl, Turtle Paddle Works, Shawand & Tenney, Carlisle, Holzstoff, Rutabaga).
Ma con poca spesa si possono costruire autonomamente, con grande soddisfazione, e con la possibilità di personalizzarle in base alle proprie preferenze.
Di seguito illustrerò come.
Le pagaie tradizionali canadesi sono realizzate da un unico pezzo di legno.
Il legno è un materiale composito naturale, formato da molecole di cellulosa a catene lunghe, collegate da legami trasversali, e legate tra di loro dal lignum.
Da questa particolare struttura derivano le prprietà di resistenza, durezza, galleggiabilità e durata.
E' un materiale molto più robusto dell'acciaio a parità di peso.
E' per questo, che ancora oggi, nonostante l'avvento di materiali tecnologici come Kevlar e carbonio, viene ancora utilizzato in costruzioni aeronautiche, navali, per eliche, sci, ed attrezzature sportive per grandi prestazioni.
Siccome non esistono due pezzi di legno uguali, per colore, venature, orientamento delle fibre, ecc., e poiché ogni pezzo viene ritagliato e sagomato a mano, ogni pagaia una é specie di scultura, un esemplare unico irripetibile.
Ed ovviamente, la bellezza e la sensazione che da una pagaia in legno non hanno confronti.
I legni più adatti alla costruzione di una pagaia canadese tradizionale sono i legni duri.
Sarebbe opportuno scegliere un asse tagliata vicino al centro del tronco.
Quelle che vengono dai bordi del tronco hanno delle fibre lunghe ed arcuate su una superficie, e corte e dritte sull'altra superficie della tavola. Questo, con gli anni ed i ripetuti cicli di immersione ed asciugatura, può provocare un'incurvamento della pagaia.
Le assi da acquistare dovrebbero avere le venature orientate esattamente della direzione della tavola, e non dovrevvero contenere nodi nella zona da cui verrà ricavata la pagaia (può essere utile andare dal rivenditore di legname con una sagoma di pagaia per verificare questi requisiti).
Il frassino è un legno particolarmente adatto e abbastanza facilmente reperibile.
È duro ed elastico, ed è abbastanza facile da lavorare anche quando è stagionato.
Il ciliegio è un'altra ottima alternativa.
È più costoso e pesante, ma anche più duro.
Le pagaie che si ottengono hanno un bellissimo colore rossastro (soprattutto se verniciate con un buon flatting sintetico), e possono essere sagomate con delle pale sottili, senza pregiudicare la resistenza.
Ha lo svantaggio che è molto difficile e faticoso da lavorare (pialle, raspe, e strumenti affilati di ogni tipo stentano a tagliare e "mordere" il legno).
L' abete è un legno economico e facile da reperire.
E' facile da lavorare, è morbido, e leggero, ma è anche piuttosto fragile.
Le pale, per essere sufficientemente robuste dovrebbero avere uno spessore un pochino superiore.
Può essere utilizzato per esercitarsi nella costruzione di pagaie, o per costruire pagaie per bambini.
Per costruire la pagaia avrete bisogno di forma e dimensioni della pala.
Potete ricavare queste misure da una pagaia acquistata da uno dei fornitori riportati poco più sopra, oppure potete utilizzare le misure che riporto di seguito per costruirvi delle sagome di compensato, come quelle che uso io per disegnare le pagaie.
Alcune delle sagome che utilizzo per disegnare le pagaie da costruire: |
Per disegnare le sagome si devono riportare le coordinate identificate in ogni riga della tabellina (si trova più avanti in questa stessa pagina) del modello di pagaia scelto:
Si deve dapprima disegnare una linea in corrispondenza dell'asse centrale della pagaia (è consigliabile prolungare verso l'alto questa linea per tutta la lunghezza del manico della pagaia per mantenerne un corretto allineamento).
Nella prima colonna sono riportate le altezze di ogni punto dal margine inferiore della pagaia.
Nella seconda colonna sono riportate le distanze del margine della pagaia dalla linea dell'asse centrale, all'altezza indicata nella prima colonna della tabella.
Queste distanze vanno riportate su entrambi i lati della linea che identifica l'asse centrale.
Utilizzando un curvilineo od un garbo si devono unire tutti i punti così ottenuti per disegnare il profilo della pagaia.
Il manico della pagaia dovrebbe avere una larghezza di 2,7 cm ed uno spessore di circa 3 cm.
Il pomello può avere diverse forme, ma per una pagaia canadese tradizionale, quella che preferisco è la forma a pera rovesciata.
La sagoma di manico e pomello dovrebbe avere una lunghezza di almeno 95 cm.
Io ho segnato partendo dall'alto varie lunghezze, da allineare al margine superiore del disegno della pala, in modo da poter comporre rapidamente la sagoma completa della pagaia, con l'altezza complessiva preferita.
Ha una ridotta superficie. |
|
Ha una ridotta superficie. |
|
Il nome deriva dalla forma della pala (otter= lontra; tail= coda). |
|
|
Il nome deriva dalla forma della pala (beaver=castoro; tail=coda). |
|
Per costruire una bella pagaia canadese tradizionale in legno non servono attrezzature da fantascenza.
Elenco di seguito ciò che ritengo più opportuno:
Indispensabili:
Raccomandati:
Si inizia con il disegnare la sagoma della pagaia sull'asse da cui verrà ritagliata.
Se si ha intenzione di costruire più di una pagaia, consiglio di creare delle sagome da ricalcare quando servono, risparmiando molto tempo.
Se invece dovete costruire una singola pagaia potete utilizzare le misure riportate nelle tabelle precedenti per disegnare la sagoma direttamente sull'asse da cui andrà ritagliata la pagaia.
Una linea che identifica l'asse centrale è fondamentale per allineare e centrare appropriatamente le sagome della pala, del manico, e del pomello.
Quando si disegna il profilo della pagaia si dovrebbe cercare di evitare nodi del legno, e si dovrebbe fare in modo che le fibre del legno siano il più possibile orientate nella direzione del manico e della pala.
Se le fibre del legno "escono" dal manico la struttura sarà molto più fragile, sarà piuttosto facile spezzarla od ottenere indesiderati incurvamenti.
Gli strumenti utilizzati per il disegno ed il controllo delle misure: righello rigido e lungo quanto la pagaia, sagoma della pala, sagoma del manico, matita, calibro, e compasso (per controllare gli spessori al centro della pagaia dove non si arriva con il calibro).
Il disegno del profilo della pagaia, utilizzando una sagoma.
Il profilo della pagaia può essere ritagliato con un seghetto alternativo o con una sega a nastro.
È importante dotarsi di una lama adeguata al legno da tagliare. Alcune lame faticano a tagliare i legni duri, e tendono piuttosto a bruciarli per effetto dell'attrito, e ad impastarsi tra i denti della lama con residui nerastri di consistenza gommosa.
Ritaglio del profilo della pagaia con l'utilizzo del seghetto alternativo.
Per quanto si possa cercare di essere precisi, una volta completato il taglio, ci si accorgerà che il profilo ritagliato presenterà delle piccole irregolarità.
Prima di proseguire il lavoro, sarà opportuno eliminare queste irregolarità levigando la superficie del taglio.
Per questo lavoro lo strumento che preferisco è lo Stanley Sureform: ha una superficie di taglio piuttosto allungata e questo consente di asportare materiale solo nei punti sporgenti, fino ad ottenere una superficie liscia e regolare. Inoltre regolando l'angolo di avanzamento della lama si può aumentare o ridurre la capacità di taglio.
Regolarizzazione dei margini di taglio della pagaia con Stanley Surform.
Questo strumento si utilizza per segnare la metà dello spessore dell'asse da cui è stata ritagliata la pagaia.
Credo sia superfluo precisare che i fori di fissaggio dei riscontri laterali e quelli per sostenere le matite debbano essere eseguiti in posizione precisa, e perfettamente perpendicolari alla superficie del legno.
Mantenendo i riscontri laterali dello strumento a contatto delle superfici della tavola e trascinando, la matita segnerà la metà esatta dello spessore del legno (il punto in cui dovrà terminare il margine della pagaia).
Segnare la metà dello spessore è fondamentale per eseguire correttamente l'assottigliamento della pagaia.
Per evitare di avere una faccia della pagaia più bombata e l'altra più piatta,
per evitare che il margine della pagaia presenti irregolarità,
per evitare che la pala prenda una forma ad "elica",
per consentire alla pala di scorrere agilemente senza deviazioni nell'acqua,
il margine assottigliato della pala dovrà coincidere esattamente con la linea che individua la metà dello spessore.
Una sagoma in plastica flessibile consente di marcare sul bordo della pagaia le variazioni di spessore del legno nella zona di passaggio tra lo spessore del manico e quello della pala.
Lo Stanley Surform è un ottimo strumento per regolarizzare la superficie trattata con l'ascia, e per creare il grdiente di spessore decrescente tra il manico e la pala (seguendo le linee guida precedentemente disegnate sui bordi).
Lo strumento da utilizzare per la marcatura delle 8 linee guida che indicano il materiale da togliere per far diventare il manico da quadrato ad esagonale.
Mantenendo i riscontri laterali dello strumento a contatto delle superfici della tavola e trascinando, le matite segneranno le linee guida per conferire al manico una sezione esagonale.
Questo disegno evidenzia le linee guida disegnate con lo strumento precedente ed il materiale da rimuovere (evidenziato con un colore più chiaro)
La parte colorata più scura rappresenta la forma del manico esagonale che si ottiene alla fine.
Utilizzo dello spoke shaver per arrotondare il manico della pagaia. |
Lo stesso risultato (conferire al manico una sezione esagonale) si può ottenere con lo Stanley Surform. |
Con una striscia di carta vetrata a grana grossa, utilizzata "a fascia" si ottiene infine un arrotondamento migliore.
La forma che preferisco per l'impungatura è quella a pera rovesciata.
La vista di lato evidenzia che il punto più sottile del manico è nella zona appiattita appena al di sotto dell'impugnatura.
Disegno del profilo del pomello
Utilizzando delle sagome in materiale plastico sottile, che vanno accuratamente allineate alla linea della metà spessore, si disegnano la sagoma superiore e laterale del pomello.
Lo Stanley Surform con la lama bombata, è ancora lo strumento più adatto a rimuovere il legno appena al di sotto dell'impugnatura sulla faccia anteriore e posteriore della pagaia, fino a raggiungere gli spessori individuati dal disegno laterale.
La levigatrice a nastro è di grande aiuto per arrotondare il pomello della pagaia, seguendo la sagoma disegnata sulla parte superiore del pomello.
La freccia bianca indica la direzione di movimento della carta vetrata.
Le frecce verdi indicano i punti che possono essere trattati dalla posizione in cui sono ripreso nella foto.
Per arrotandare i punti indicati con le frecce rosse mi sono dovuto spostare sul lato opposto (mi avreste visto girato di schiena, e con la pala della pagaia orientata verso di voi).
E' opportuno che il nastro si muova in modo da trascinare la polvere di legno in direzione centrifuga rispetto all'asse del manico. Quando la carta vetrata spinge verso il centro del pomello, il pezzo di legno tende a "saltare".
Sarà pertanto opportuno cambiare il lato da cui si tiene l pagaia rispetto alla levigatrice.
Il legno, se non viene protetto, quando viene esposto al sole, all'umidità, a ripetuti cicli di immersione e di asciugatura, invecchia e si deteriora in fretta.
Sarà perciò opportuno proteggerlo in uno dei modi indicati di seguito.
È un prodotto che sconsiglio vivamente.
È facile che vi venga proposto dai rivenditori di vernici, e sono prodotti oggi molto diffusi.
Non lasciatevi tentare dalla semplicità d'uso, dagli scarsi odori che producono dalla facilità nella pulizia dei pennelli.
La vernice all'acqua renderà il legno molto meno attraente dei metodi riportati di seguito. Non è in grado di evidenziare le venature del materiale.
Crea una pellicola sulla superficie della pagaia che tende a rammollirsi in acqua.
Inoltre questa pellicola è fragile, e viene asportata con facilità, con i piccoli traumatismi e gli sfregamenti, che una pagaia inevitabilmente incontra durante l'utilizzo.
È un po' meno comoda da usare rispetto alle vernici all'acqua ma ha caratteristiche incomparabilemnte superiori.
Evidenzia meravigliosamente le venature del legno.
È molto più resistente da punto di vista meccanico (colpi abrasioni).
Non si altera significativamente con il bagnato.
Si "aggrappa" molto bene al legno.
Mantiene un grado di elasticità che rende più improbabile che la vernice essiccata si crepi o si sfogli.
Come tutte le vernici forma una pellicola sulla superficie della pagaia.
Per quanto possa essere di buona qualità, questa pellicola alla lunga si deteriora nei punti maggiormente traumatizzati (sprattutto nella parte bassa del manico e sulla punta della pala), ed espone il legno ad un rapido deterioramento.
Si rende quindi necessario carteggiare e riapplicare la vernice, almeno una volta all'anno.
Sono costose, ancora più difficili da utilizzare, e probabilmente anche più tossiche.
Hanno i difetti dei prodotti che proteggono il legno con una pellicola superficiale che si deteriora.
La rigidità della pellicola che si forma la rende suscettibile a scheggiature, crepe, ed esfoliazione.
È il prodotto che preferisco per proteggere le mie pagaie, è stato utilizzato per anni, e viene impiegato ancora dai falegnami, per proteggere le loro creazioni.
L'applicazione è estremamente semplice e rapida.
Non forma le "colature" che rovinano il risultato del lavoro dei "pittori" meno esperti.
Evidenzia bene le venature del legno.
Il legno trattato in questo modo mantiene la sua naturale porosità, con un aspetto satinato naturale, e gradevole al tatto.
A differenza delle vernici che formano un film superficiale, l'olio di semi di lino viene assorbito dalle fibre del legno, e lo protegge dall'interno. Così anche quando la pagaia sfrega sul bordo della canoa, l'olio rimane nelle fibre ed impedisce al legno di marcire.
È facilissimo di tanto in tanto (1 volta all'anno) rifornire le fibre del legno con un po' di olio.
Anche nel caso decida di apportare qualche perfezionamento alla pagaia levigando in alcuni punti, basterà aggiungere un po' di olio nei punti modificati, e non si vedrà nessuna differenza rispetto alle parti non modificate. Utilizzando la vernice si avrebbero invece delle differenze di spessore del film protettivo tra le zone modificate e quelle nuove, e si rischierebbe di rendere visibili le parti ritoccate.
Si possono utilizzare l'olio di lino crudo oppure l'olio di lino cotto.
Il primo protegge il legno penetrando nelle fibre, ma senza chiuderne le porosità.
L'olio di semi di lino cotto a contatto con l'aria sviluppa una reazione chimica che lo fa "seccare", chiudendo le porosità delle fibre del legno. Per questo, se si sceglie questo prodotto, dopo aver applicato l'olio, è bene ascigare l'eccesso dalla pagaia con uno straccio asciutto e pulito.
"Canoe Paddles"
A complete guide to making your own
Graham Warren and David Gidmark
Firefly Books
ISBN 1-55209-525-8