Siccome questa pagina mi è venuta un po' lunga, ho pensato di inserire all'inizio questo indice, che consente di raggiungere rapidamente gli argomenti preferiti.
PremessaAssicurarsi che Linux riconosca il dispositivoMontare il dispositivo
Scoprire come Linux "chiama" la chiave USB
Chiunque utilizza il computer ha la necesità di registrare e di poter trasferire i propri dati.
Per mostrare le vostre foto a parenti od amici, o per stamparle in un laboratorio specializzato, per trasferire i vostri scritti, per utilizzare la presentazione elettronica di diapositive preparata per un convegno, c'è la necessità di registrare i dati su un supporto che possa essere utilizzato su un altro computer.
Se si tralascia la possibilità di inviare questi dati per posta elettronica, esistono varie possibilità:
Il floppy disk è stato da sempre il sistema più utilizzato.
È semplice da utilizzare, economico, e molto diffuso; purtroppo, però, è diventato assolutamente inadeguato alle esigenze di memorizzazione attuali.
La sua capacità è insufficiente a memorizzare anche una sola immagine a colori di buona qualità, per la stessa ragione non consente di memorizare file musicali (se non di brevissima durata), o una presentazione di diapositive, o più di qualche pagina internet (html) che contenga elementi aggiuntivi al semplice testo.
Infine, il lettore di floppy disk ha un costo ed un ingombro (soprattutto nei PC portatili) spropositati in rapporto alle prestazioni che è in grado di fornire.
Per questa ragione spesso non viene nemmeno più fornito nei computer più recenti.
I CD ROM hanno in parte risolto questi problemi, con un supporto con una buona capacità di memorizzazione.
Purtroppo non tutti i PC sono dotati di un masterizzatore di CD.
Inoltre le procedure di masterizzazione non sono né rapide, né sempilicissime, e generalmente non consentono di registrare i dati in uso direttamente sul CD.
I CD multisessione, ed i CD RW non sono utilizzabili con tutti i lettori di CD ROM.
Altre soluzioni come le unità Iomega Zip o dischi magneto ottici o i floppy ad alta capacità Imation, sono ancora meno convenienti per costi, e diffusione del supporto.
Attualmente si stanno rapidamente diffondendo le chiavi USB storage.
Si tratta di dei dispositivi di dimenioni molto contenute, variabili tra quelle di una piccola chiave (per serrature) e quelle di una penna, che si possono inserire con una estremità in una presa USB del PC.
Non richiedono batterie, ed una volta collegati al PC, funzionano come un normale hard disk.
Per registrarci i dati basta trascinare le icone dei files utilizzando il files manager grafico preferito.
La velocità di lettura e scrittura è quella tipica degli hard disk, sono normalmente disponibili con capacità variabili tra 32 e 512 MB, non richiedono batterie di alimentazione.
Consentono di registrare molti dati, e sarebbe addirittura possibile installare i propri programmi preferiti da utilizzare su qualunque computer, o perfino un nuovo sistema operativo.
Una foto della mia chiavetta USB
Gli utenti di Linux saranno felici di sapere che questo tipo di dispositivi funziona molto bene con tale sistema operativo (non si può dire lo stesso di Windows 98 SE che non è stato in grado di far funzionare la chiave USB, nonostante fosse stata fornita con appositi driver).
Descriverò di seguito la procedura che ho utlizzato io per utilizzare la mia chiave USB con Linux Red Hat 9, ma la procedura dovrebbe essere la stessa se dovete utilizzare una macchina fotografica digitale che si collega alle prese USB.
Per poter utilizzare una chiavetta USB è necessario disporre di un kernel compilato per includere il suporto di: "SCSI disk support", "SCSI generic support", "USB support", "USB device filesystem", "UHCI", "OHCI", "USB Mass Storage Support".
Non preoccupatevi! Quasi certamente è gia stato fatto tutto automaticamente al momento dell'installazione del sistema operativo (se disponete di una distribuzione recente).
In alcune distribuzioni, basterà inserire la chiavetta nel PC perché venga configurato tutto automaticamente, e per poter accedere al dispositivo USB direttamente dalla finestra di Konqueror.
Se non si vede comparire un nuovo disco (generalmente nella directory /mnt/, oppure con una nuova icona di disco fisso sul desktop) in konqueror non bisogna comunque disperare.
È consigliabile controllare che Linux riconosca il dispositivo:
Aprite una finestra di terminale, assumete l'identità di amministratore (con il comando su e digitando la password di amministratore) ed immettendo il seguente comando:
[aldo@localhost aldo]# tail -f /var/log/messages
che continua ciclicamente a prelevare le ultime righe del file /var/log/messages (in cui Linux registra le informazioni sul suo funzionamento) per visualizzarle nella finestra di terminale.
A questo punto, collegando la chiave USB, se il kernel (il cuore del sistema opertivo) è configurato opportunamente, si dovrebbero veder comparire dei messaggi che indicano il riconoscimento del dispositivo.
È anche possibile vedere come viene identificato il dispositivo con il comando:
[aldo@localhost aldo]# less /proc/bus/usb/devices
che visualizza il contenuto del file /proc/bus/usb/devices.
Come viene identificata la mia chiavetta USBtail -f /var/log/messages less /proc/bus/usb/devices |
Se tutto è andato bene basta "montare" la chiave sul sistema, cioè informare Linux che la chiave è presente, la vogliamo utilizzare, e dirgli in che punto dell'albero delle directory deve essere "visibile".
Ma prima bisogna scoprire il "nome" del dispositivo.
Il paragrafo precedente ha spiegato come assicurarsi che Linux riconosca la chiave USB, ma per farla funzionare bisogna scoprire come "Linux" chiama il dispositivo, cioè quali quali "parole" bisogna utilizzare per indicare al sistema operativo la chiave USB.
In Linux i dispositivi di memorizzazione USB vengono identificati come hard disc SCSI.
Il primo disco SCSI viene identificato con /dev/sda (Scsi disk a)
Il secondo disco SCSI viene identificato con /dev/sdb (Scsi disk b)
Le partizioni di ogni disco SCSI sono identificate con dei numeri: sda1, sda2, sda 3, ecc. sono la prima, seconda, e terza partizione del primo disco SCSI.
Se il vostro computer non contiene dispositivi SCSI, quasi certamente la chiave USB sarà identificata come /dev/sda.
Identificare il dispositivo
Per scoprire quale partizione sda viene assegnata al dispositivo USB storage, potete fare delle prove cercando di montare /mnt/sda1, /mnt/sda2, /mnt/sda3, /mnt/sda4... (come indicato nel paragrafo seguente),
e controllando ogni volta se riuscite ad accedere ai dati.
Un comando per scoprire il "nome" della chiavetta USBCon una semplice comando di testuale si possono ottenere molte informazioni per identificare il nome della chiavetta USB: Il comando da digitare è evidenziato in grassetto |
Un sistema più semplice e rapido consiste nel servirsi di Knoppix, una distribuzione linux live, cioè che fa funzionare il computer senza registrare un solo file sul disco fisso.
È un ottimo strumento per eseguire operazioni di amministrazione del PC.
Siccome Knoppix riconosce e configura automaticamente le componenti del PC, ed anche i dispositivi USB storage, si può avviare il computer con Knoppix per poi "rubargli" il "nome" del dispositivo USB.
In Knoppix la finestra proprietà del dispositivo USB storage, consente di "rubare" le informazioni identificative.
Si tratta di creare una nuova directory (generalmente in /mnt/, io utilizzo /mnt/usb_strg), e dire a Linux di associare tale directory al dispositivo di memorizzazione USB.
Nel mio caso Linux identifica la chiavetta USB come /dev/sda4.
(sda4 significa partizione numero 4 del 1º dispositivo della catena SCSI: scsi device a partition 4).
In pratica si deve aprire una finestra di terminale, asumere l'identità di root ed impartire i seguenti comandi:
Tutti questi comandi in modalità testo, i cambi di identità e le copie dei file da modificare, sono procedure scomode e poco pratiche.
Va bene la mania di sicurezza dei dati sui sistemi Linux, ma per proteggere i dati di una chiave USB basta rimuoverla dal PC, e nessuno ne modificherà il contenuto.
Illustrerò di seguito come consentire agli utenti comuni, di utilizzare la propria chiave USB semplicemente collegandola al PC ed aprendo una finestra di Konqueror (od altro file manager).
Ecco la procedura:
Il file /etc/fstab modificato per il dispositivo USB storage
Riporto in breve i passi da seguire per configurare il dispositivo di memorizzazione USB:
Per utilizzare la chiave USB basta inserirla nel PC, fare doppio click sull'icona della chiave sul desktop (si apre una finestra di Konqueror che visualizza e consente di agire sui files registrati sulla chiavetta).
Prima di rimuovere la chiave USB dal pc assicurarsi che l'icona sul desktop non abbia il triangolino verde acceso (se fosse così si dovrebbe smontare il dispositivo con Click destro sull'icona della chiave -> Smonta).