Anatomia e fisiologia del sistema lacrimale.
In condizioni normali gli occhi sono protetti dalle lacrime che vengono continuamente prodotte dalla ghiandola lacrimale principale (sotto la parte laterale del sopracciglio), e dalle ghiandole lacrimali accessorie (localizzate nella congiuntiva: il tessuto che riveste la superficie oculare).
L'ammiccamento (chiusura ritmica involontaria delle palpebre) distribuisce le lacrime su tutta la superficie dell'occhio, e genera un flusso
che le fa arrivare fino in gola, attraverso dei canalini (canalini lacrimali), che originando in prossimità dell'angolo interno
delle palpebre, confluiscono dapprima in una piccola ampolla (sacco lacrimale) nella parete laterale del naso , e poi nelle fosse nasali
(attraverso il dotto nasolacrimale).
Nelle persone sane, in condizioni normali (in assenza di condizioni irritanti), il liquido lacrimale presente nell'occhio viene completamente sostituito in circa 20 minuti.
Le lacrime svolgono una serie di numerose importanti funzioni per la salute dell'occhio.
È pertanto comprensibile come ogni situazione che comprometta il sistema lacrimale, possa causare gravi disturbi, e danni oculari.
Ci sono molte ragioni che possono causare lacrimazione:
Congiuntivite (infiammazione della membranella che riveste la superficie oculare);
Cheratite (infiammazione della parte trasparente anteriore dell'occhio);
Corpi estranei;
Blefarite (infiammazione dei margini palpebrali e della radice delle ciglia);
Entropion (palpebra che si rovescia verso l'interno);
Trichiasi (ciglia che crescono verso l'interno);
Traumi, irritazioni chimiche, ecc...
Sono tutte condizioni che rappresentano uno stimolo irritativo sulla superficie oculare ed inducono lacrimazione riflessa
(per proteggere l'occhio ed eliminare le cause irritanti).
La stenosi dei puntini lacrimali,
L'atresia (assenza di pervietà) o la stenosi (retringimento) dei canalini lacrimali.
La dacriocistite (infiammazione del sacco lacrimale);
L'occlusione o l'atresia del dotto nasolacrimale.
Sono tutte condizioni che ostacolano il deflusso delle lacrime, che si accumulano nell'occhio e tracimano, e possono favorire infezioni.
Ectropion palpebrale;
Lagoftalmo paralitico;
Eversione dei puntini lacrimali;
Cicatrici palpebrali;
Possono causare compromissione del normale flusso delle lacrime, con incapacità di mantenere un'adeguata protezione oculare ed eventuale fuoriuscita di lacrime che non possono raggiungere le normali vie di deflusso.
La causa più frequente di lacrimazione è comunque la sinrome dell'occhio secco.
In questa malattia l'occhio che non viene sufficientemente protetto dalle lacrime si irrita e per compensare stimola la lacrimazione riflessa
ma i sintomi possono persistere per la qualità insoddisfacente della lacrima prodotta.
La sindrome dell'occhio secco può insorgere o perché non vengono prodotte lacrime a sufficienza, perché le lacrime hanno caratteristiche qualitative scadenti, perché evaporano troppo rapidamente.
In questi casi le lacrime diventano troppo concentrate causando irritazioni ed infiammazioni.
La sindrome dell'occhio secco è una delle più comuni malattie dell'occhio e pare che affligga una percentuale variabile dal 6 al 15 % delle persone di età maggiore di 50 anni.
I sintomi più sono bruciore, senso di scabrosità, sensazione di corpo estraneo, desiderio di tenere gli occhi chiusi.
Gli occhi possono essere leggermente arrossati, appesantiti, sensibili alla luce.
Del muco può raccogliersi negli angoli degli occhi o sui margini palpebrali, e talvolta disturbare la vista.
I disturbi possono essere aggravati in alcune situazioni:
La lettura, la guida, il guardare la TV (poiché si riduce la frequenza di ammiccamento).
L'esposizione a fumo, smog, polveri.
L'esposizione ad aria fredda ed asciutta (giornate ventose, aria condizionata...).
Generalmente non si verificano danni oculari gravi e permanenti, né viene compromessa la funzione visiva.
Caratteristiche differenziali di alcune tra le più comuni cause di arrossamento, bruciore oculare e lacrimazione:
Disfunzione lacrimale |
Allergia |
Congiuntivite batterica |
Congiuntivite virale |
bruciore ("senso di granello di sabbia") |
prurito | secrezioni (mucose-mucopurulente) |
lacrimazione (sierosa siero-mucosa) |
impressione di "sentire l'occhio" | arrossamento (+ papille) | arrossamento | arrossamento |
difficoltà di apertura degli occhi | gonfiore della congiuntiva (chemosi) |
dolenzia | rigonfiamento dei linfonodi pre-auricolari |
arrossamento | fotofobia | infiltrati corneali subepiteliali | |
alterazioni delle cellure dei 2/3 inferiori della cornea | lacrimazione |
Sono state identificate alcune condizioni (fattori di rischio) che si associano alla disfunzione lacrimale:
Insufficiente produzione da parte delle ghiandole lacrimali che si verifica nel processo di invecchiamento.
Il blocco delle ghiandole sebacee palpebrali può peggiorare il problema.
Più raramente l'occhio secco si associa a malattie autoimmuni come la S. di Sjogren o l'artrite reumatoide, o dermatologiche come l'acne rosacea.
Talvolta la sindrome dell'occhio secco si associa ad altri disturbi oculari e può diventare difficile capire se sono le patologie oculari ad aggravare i disturbi dell'occhio secco, o se è l'occhio secco che favorisce la comparsa di malattie oculari.
Pterigio, congiuntivite, calazio, leucoma, patologie associate a s. dell'occhio secco.
Difficile stabilire se una congiuntivite è la conseguenza del deficit lacrimale, o se invece è la causa della lacrimazione, del bruciore, e delle alterazioni qualitative delle lacrime.
Con una visita oculistica è possibile non solo individuare le malattie che causano lacrimazione, ma si possono eseguire dei semplici tests per misurare la quantità di lacrime prodotte , la loro qualità e la pervietà delle vie lacrimali di deflusso per differenziare le cause che hanno indotto lacrimazione.
Il trattamento standard per la secchezza oculare consiste nell'uso regolare di lacrime artificiali.
Ne esistono di molti tipi, e con caratteristiche differenti: possono ripristinare il volume, ridurre l'evaporazione, migliorare la permanenza sull'occhio, lubrificare la superficie.
Si tratta di colliri privi di effetti dannosi e che possono essere utilizzati anche moltissime volte al giorno. Generalmente sono preferibili
prodotti senza conservanti (queste sostanze possono irritare l'occhio). Sono disponibili anche gel e pomate che offrono una
protezione più prolungata.
È opportuno evitare l'esposizione a getti di aria fredda ed asciutta (es. bocchette dell'aria condizionata), eventualmente installare umidificatori.
Sono infine utili occhiali avvolgenti con protezioni laterali in presenza di vento ed aria asciutta.
La secchezza oculare di grado severo può essere trattata chiudendo i puntini lacrimali con degli appositi inserti, o con un intervento chirurgico.