Nell'autunno del 2014 un mio vicino di casa che doveva liberare il garage per poter parcheggiare la sua nuova auto, mi ha regalato la sua vecchia bicicletta da corsa fuori uso.
Mancavano la sella ed il reggisella, le ruote erano smontate, mancava un tubolare, e la catena era irrimediabilmente aggrovigliata, in manubrio aveva una orrenda nastratura in plastica sfumata bianca e verde fluo annerita ed usurata, i rivestimenti in gomma delle leve dei freni erano completamente sbriciolati, il comando del cambio posteriore non funzionava, cambio, deragliatore, catena e tutti gli ingranaggi di trasmissione erano ricoperti da una spessa morchia nera ed unta, che ricopriva anche parte della verniciatura del telaio.
Non avevo mai avuto una bicicletta da corsa, e quella bicicletta era perfetta per partecipare alle manifestazioni ciclostoriche che mi incuriosivano da tempo.
Una punzonatura sul tubo del telaio indica che la bicicletta risale al 1975, il telaio in acciaio, i cavi di comando dei cambi e dei freni esterni, le leve dei cambi sul tubo obliquo del telaio, sono tutte le caratteristiche che permettono di classificare la bicicletta tra le "bici eroiche".
Il nome deriva dalla definizione delle caratteristiche delle biciclette ammesse a paretcipare all'Eroica, probabilmente la prima, e la più famosa delle manifestazioni ciclostoriche che sono diventate oggi piuttosto diffuse.
Oggi queste caratteristiche sono adottate per la partecipazione ad un intero circuito di manifestazioni ciclostoriche che compongono il GIDE (Giro d'Italia D'Epoca).
Punzonatura sul telaio con l'anno di produzione
Ho smontato ogni componente meccanico della bicicletta e lo ho lavato con un miscuglio di gasolio e benzina.
Ho lucidato i pezzi ossidati con paglietta di ferro molto sottile.
Lucidati la pipa dello sterzo, manubrio e leve dei freni.
Sostituita la nastratura del manubrio con una in similpelle marrone.
Sostituite le protezioni in gomma delle leve dei freni.
Sostituiti fili e guaine di comando dei freni e dei cambi.
Smontati pulite, lucidate, lubrificate e ricostruite le pinze dei freni. Sostituite le guarnizioni dei freni.
Smontati, puliti, ingrassati, rimontati e registrati cambio e deragliatore.
Smontati, puliti ingrassati e registrati i cuscinetti del movimento centrale e dei mozzi.
Smontate lavate, e lucidate le corone anteriori, le pedivelle ed i pedali, che presentavano morchia e segni di ossidazione.
Sostituiti i puntapiedi metallici e le cinghiette in cuoio sui pedali.
Smontati i pignoni posteriori per sostituire un raggio rotto.
Centrate le ruote e registrata la tensione dei raggi.
Sostituito un tubolare.
Installati una nuova sella e cannotto con colorazioni abbinate alle nastrature del manubrio ed ai cinghietti fermapiedi.
In giugno 2016 ho testato la bicicletta partecipando ad una manifestazione ciclostorica denominata “La Mitica”, in onore di Fausto Coppi, un Mito delle due ruote.
La partenza e l'arrivo si trovano a Castellania (AL), un paese sulle colline vicino a Tortona, dove vivevano i fratelli Coppi.
Ci sono andato con mio fratello che ha recuperato da uno zio una bicicletta adatta.
Per avere un'aspetto adeguato, ho preparato delle maglie da ciclista in stile vintage per la "squadra Varotto", ricamando il nostro nome, e la marca della bicicletta nello stile di un tempo.
Maglie "squadra Varotto" autoprodotte.
Alla fine non le abbiamo nemmeno usate, poiché siamo riusciti a procurarci delle vere maglie d'epoca in lana.
Maglie utilizzate
La manifestazione è stata molto faticosa per la mia preparazione fisica, ma nel complesso anche molto bella.
Ho scoperto dei percorsi e delle zone in cui probabilmente non sarei passato da solo.
Il paesaggio era molto gradevole, e si respirava un'atmosfera allegra e serena.
Ho avuto la possibilità di scoprire molti interessantissimi veicoli d'epoca (biciclette, auto, e moto), abbigliamento ed accessori sconosciuti, e di incontrare molte persone interessanti.
Abbiamo trascorso 2 gradevoli giornate al sole ed all'aria aperta.
Alcuni momenti della manifestazione.